Apple, oltre ad iPad mini c'è MacBook Pro 13 Retina e iMac

26.10.2012 17:23

“Anticipato ed attesissimo: Apple leva il sipario sul nuovo iPad mini. Ma tra i protagonisti dell'evento vi è anche un nuovo ed inatteso iMac, dal profilo più sottile, e la versione a 13 pollici di MacBook Pro retina”

 

Introduzione

"We've got a little more to show you", liberamente traducibile con "abbiamo ancora qualcosina da mostrarvi". Sull'invito che Apple ha diramato la scorsa settimana alla stampa specializzata quel "little more" è un divertito gioco di parole che sottointende molto di più: la Mela ha qualcosa di più piccolo da far vedere al pubblico, qualcosa che nel corso degli ultimi mesi e ancor più nelle ultime settimane è stato al centro di un'interminabile sequela di indiscrezioni e voci di corridoio. iPad mini, il fratellino da 7,9 pollici del tablet che ha sparigliato il mercato dei dispositivi portatili dando il via ad una nuova era nel mondo della tecnologia.

Per una volta non è Apple a creare un fenomeno, anticipando (o, per meglio dire, condizionando) le esigenze del pubblico: questa volta la Mela segue i passi dei suoi concorrenti, in primis Amazon e Google, disconoscendo le critiche che Steve Jobs oppose alla categoria dei tablet da 7 pollici. Il fondatore di Apple, infatti, ebbe modo di esprimere più volte il proprio scetticismo su questi dispositivi, citando una praticità di fruizione non ottimale e vedendoli come un inutile punto medio tra lo smartphone ed il tablet.

Sta di fatto che grazie a questo nuovo form factor il Kindle Fire di Amazon ha suscitato moltissimo interesse nel pubblico, aiutando inoltre la società di Jeff Bezos a battere le stime di fatturato del primo trimestre 2012 e segnando un volume di circa 7 milioni di pezzi venduti ad ottobre 2012, così da spingere anche Google a sviluppare uno dei suoi Nexus Device attorno ai 7 pollici. Così, con buona pace di Jobs, la Mela decide di tornare sui suoi passi e realizzare una proposta, anzi una iProposta, anche per questo segmento di mercato allo scopo di arginare i diretti avversari.

Come da tradizione, il preludio alle vere novità è rappresentato dalla presentazione di qualche numero e di qualche risultato, per compiacere gli investitori della compagnia, il cui titolo in borsa ha vissuto un andamento un po' turbolento nelle ultime settimane, e anticipando i risultati del trimestre fiscale che saranno ufficialmente annunciati il prossimo 25 ottobre.

Ecco quindi che salito sul palco del California Theater di San Jose, Tim Cook CEO di Apple, parte dalle vendite del recente iPhone 5, che ha saputo far segnare ben 5 milioni di unità vendute nel primo weekend di disponibilità effettiva sul mercato. Cook passa a ricordare il lancio dei nuovi iPod touch ed iPhone nano, avvenuto parallelamente ad iPhone 5 ed il debutto di iOS6, l'ultima versione del sistema operativo per i dispositivi portatili della Mela. In appena un mese iOS è stato scaricato da 200 milioni di utenti. Velocemente Cook, facendo inoltre cenno anche a Mountain Lion, snocciola altri numeri: 125 milioni di documenti caricati su iCloud, 300 miliardi di messaggi scambiati con iMessage, 160 milioni di account Game Center e oltre 70 milioni di fotografie condivise con Photo Stream.

Parlando di iPad, sebbene non si tratterà, come vedremo, dell'unica star dell'evento, non può mancare un cenno ad App Store: il negozio virtuale dove gli utenti possono scaricare, gratuitamente o a pagamento, gli applicativi per gli smartphone e i tablet della Mela mordicchiata conta ad oggi 700 mila App, con 275 mila titoli specifici per iPad. App Store continua a bruciare le tappe, con il raggiungimento di 35 miliardi di app scaricate dal negozio virtuale ed il pagamento, da parte di Apple, di 6,5 miliardi di dollari agli sviluppatori.

Cook osserva come una delle applicazioni più utilizzate nel mondo iOS sia iBooks, la libreria virtuale dove è possibile trovare e acquistare i libri digitali per iPad. A catalogo vi sono 1,5 milioni di titoli, con gli utenti che hanno già acquistato e scaricato 400 milioni di libri. Il CEO di Apple annuncia la nuova versione di iBooks, con nuove opzioni di lettura come lo scrolling continuo ed una maggiore integrazione con iCloud per avere a disposizione i contenuti su tutti i device. Più interazione anche con i social network, Twitter e Facebook, per avere la possibilità di condividere passi e citazioni con gli amici. Supporto, inoltre, per gli ideogrammi delle lingue orientali.

Ma è adesso che si entra nel vivo delle novità, con qualche sorpresa inattesa. Per ora i riflettori sono puntati sul mondo Mac, con Phil Schiller che sale sul palco

MacBook Pro 13 Retina

Il "qualcosa di più piccolo" che Apple vuole mostrare al pubblico non è riferito solamente al mondo dei tablet. Dopo l'introduzione, in occasione della Worldwide Developer Conference 2012 dello scorso giugno, della nuova linea di portatili MacBook Pro 15 Retina Display ecco che la Mela ripropone la medesima concezione di notebook all'interno del "vestito" da 13 pollici, anche alla luce del fatto che i MacBook Pro 13 sono i sistemi Apple maggiormente venduti.

In questo caso si tratta di un annuncio abbastanza atteso, così come indicato dalle varie indiscrezioni circolate nelle recenti settimane. La stessa filosofia costruttiva alla base dei modelli da 15 pollici viene adottata per la realizzazione di questi nuovi sistemi: sparisce l'unità ottica, si assottiglia lo spessore e scompare anche la memoria di massa meccanica a favore di una più moderna e performante unità SSD.

Il sistema ha dimensioni di 31,4cm x 21,9cm ed uno spessore di 1,9cm, per un peso di 1,62kg che fanno di questo modello il MacBook Pro più leggero di sempre. Sul fronte delle connessioni I/O Apple propone due porte Thunderbolt, due porte USB 3.0, un connettore HDMI ed uno slot per schede di memoria in formato SDXC.

Per quanto riguarda il display, pezzo forte di questo portatile, la risoluzione è di 2560x1600 pixel, che porta la definizione a ben 226 pixel per pollice di poco superiore ai 220 pixel per pollice (per 2880 x 1800 pixel di risoluzione) del modello da 15 pollici. Stando alle dichiarazioni di Apple il Retina Display di MacBook Pro 13, realizzato con tecnologia IPS, è caratterizzato da un rapporto di contrasto superiore del 29% e da una luminanza massima di 300 candele su metro quadro. Nella cornice del display trovamo la videocamera FaceTime HD con risoluzione di 720p.

Sul fronte delle configurazioni hardware, Apple mette a catalogo due modelli, che si differenziano esclusivamente per la capienza dell'unità SSD. Li riassumiamo in tabella, comprensivi di prezzo.

  MacBook Pro 13 Retina Display 128GB MacBook Pro 13 Retina Display 256GB
CPU Intel Core i5 dual-core a 2,5GHz (Turbo Boost fino a 3,1GHz) con 3MB di cache L3 condivisa
Memoria 8GB di memoria DDR3L a 1600MHz saldata onboard
GPU Intel HD Graphics 4000
SSD 128GB 256GB
Schermo 13,3 pollici 2560x1600, 226ppi 13,3 pollici 2560x1600, 226ppi
Prezzo € 1799,00 IVA compresa € 2079,00 IVA compresa

Le configurazioni possono comunque essere personalizzate dall'utente, che ha però la possibilità di scegliere solamente differenti modelli di processore e unità SSD: non sarà possibile espandere la memoria oltre gli 8GB forniti di default, dal momento che non vi è alcuna opzione che permetta ciò A titolo di riferimento segnaliamo che un MacBook Pro 13 Retina configurato con il miglior hardware messo a disposizione (Intel Core i7 dual-core a 2,9GHz e SSD da 768GB) tra le opzioni arriva ad un prezzo all'utente pari a 3279 Euro comprensivi di IVA.

Mac mini e iMac

Le novità legate al mondo Mac non si esauriscono con il nuovo MacBook Pro 13 Retina. Apple ha in fatto preparato anche un piccolo aggiornamento hardware per Mac mini, il sistema desktop entry-level della casa di Cupertino. I nuovi Mac mini sono provvisti di4 porte USB 3.0, una porta Thunderbolt, un connettore HDMI, una porta FireWire 800 ed i tradizionali connettori Gigabit Ethernet, i minijack audo e lo slot per le schede SDXC. Poco altro da raccontare, se non le nuove configurazioni che vediamo di seguito:

  Mac mini 2,5GHz dual-core Mac mini 2,3GHz quad-core Mac mini OS X Server
CPU Intel Core i5 dual-core a 2,5GHz (Turbo Boost fino a 3,1GHz) con 3MB di cache L3 condivisa Intel Core i7 quad-core a 2,3GHz (Turbo Boost fino a 3,3GHz) con 6MB di cache L3 condivisa
Memoria 4GB di memoria DDR3 a 1600MHz in due banchi da 2GB
GPU Intel HD Graphics 4000
Storage 500GB @ 5400rpm 1TB @ 5400rpm 2 x 1TB @ 5400rpm
Prezzo € 649,00 IVA compresa € 849,00 IVA compresa € 1049,00 IVA compresa

In questo caso troviamo qualche opzione di configurazione in più al momento dell'ordine, che prevedono per alcuni modelli la possibilità di scegliere un processore Intel Core i7 quad-core a 2,6GHz e unità di archiviazione SSD, oltre alla possibilità di incrementare il quantitativo di memoria RAM fino a 16GB.

E' proprio in relazione al mondo Mac che arriva la prima vera sorpresa dell'evento: Apple ha infatti deciso di rinnovare la linea iMac, che va incontro non solo ad un aggiornamento dell'hardware ma anche ad una vero e proprio restyling: il sistema è ora più sottile rispetto ai predecessori e, come già accaduto sul fronte dei portatili, assiste al trapasso dell'unità ottica.

Grazie ad un display riprogettato, più sottile e che elimina inoltre lo strato di aria tra il pannello LCD ed il vetro, Apple ha potuto ridurre lo spessore dell'intero componente del 45%. La rimozione dell'unità ottica fa il resto, con la Mela che riesce a realizzare un sistema all-in-one il cui bordo ha uno spessore di appena 5 millimetri. La parte posteriore dello chassis, notevolmente più curvata rispetto alle generazioni precedenti, è ovviamente più spessa dal momento che deve comunque ospitare la componentistica hardware. Ecco di seguito le configurazioni standard dei nuovi iMac, in versione da 21,5 e 27 pollici:

  iMac 21,5 dual core 2,7Ghz iMac 21,5 quad core 2,9Ghz iMac 27 quad core 2,9Ghz iMac 27 quad core 3,2Ghz
CPU Intel Core i5 dual-core a 2,7GHz (Turbo Boost fino a 3,2GHz) con 6MB di cache L3 condivisa Intel Core i5 quad-core a 2,9GHz (Turbo Boost fino a 3,6GHz) con 6MB di cache L3 condivisa Intel Core i5 quad-core a 3,2GHz (Turbo Boost fino a 3,6GHz) con 6MB di cache L3 condivisa
Memoria 8GB di memoria DDR3 a 1600MHz in due banchi da 4GB 8GB di memoria DDR3 a 1600MHz in due banchi da 4GB (4 slot SO-DIMM accessibili)
GPU NVIDIA GeForce
GT 640M con 512MB di memoria GDDR5
NVIDIA GeForce
GT 650M con 512MB di memoria GDDR5
NVIDIA GeForce
GTX 660M con 512MB di memoria GDDR5
NVIDIA GeForce
GTX 675M con 1GB di memoria GDDR5
Storage 1TB @ 5400rpm 1TB @ 7200rpm
Schermo 21,5 pollici, 1920x1080 retroilluminato a LED 27 pollici, 2560x1440 retroilluminato a LED
Prezzo € 1379,00 IVA compresa € 1579,00 IVA compresa € 1899,00 IVA compresa € 2079,00 IVA compresa

Interessante sottolineare come Apple proponga, dal secondo modello in su, la possibilità di scegliere in fase d'ordine una soluzione di storage ibrida SSD+HD che la Mela chiama "Fusion Drive". In questo modo gli utenti avranno a disposizione una singola unità che comprende una parte di storage flash da 128GB di capienza sul quale risiederà il sistema operativo e le applicazioni di più frequente utilizzo, ed una parte di tradizionale storage magnetico, da 1TB di capienza, dove invece vi saranno documenti e le applicazioni meno utilizzate. E' il sistema operativo Mountain Lion che provvede in maniera del tutto automatica e trasparente all'utente a spostare le applicazioni nella rispettiva porzione di disco, analizzando le abitudini di impiego dell'utente.

I nuovi iMac da 21,5 pollici saranno disponibili a partire dal mese di novembre, mentre per i modelli con schermo da 27 pollici sarà necessario attendere fino a dicembre. Apple non ha attualmente comunicato ancora una data precisa per la disponibilità delle nuove soluzioni iMac.

iPad di quarta generazione ed iPad mini

Schiller restituisce la parola a Tim Cook, che senza indugio sposta l'attenzione sul mondo iPad. Ancora qualche dato: la scorsa settimana Apple ha registrato il 100 milionesimo iPad venduto, con il tablet di Cupertino che rappresenta il 91% del traffico web generato dai tablet. Secondo Cook sono tutte le funzionalità e le caratteristiche di iPad a contribuire a questo successo, caratteristiche che hanno permesso al tablet di Apple di entrare con forza anche nel mondo dell'educazione, grazie anche al lancio del software iBooks author che permette di creare libri di testo interattivi per iPad. Forte delle oltre 2500 classi nelle scuole USA che fanno uso di libri di testo creati con iBooks author, Cook annuncia il rilascio della nuova versione del software disponibile su Mac App Store, che introduce nuovi template, la possibilità di utilizzare font personalizzati ed espressioni matematiche, il supporto a nuovi widget multi-touch ed una migliore integrazione con iBooks per l'aggiornamento automatico dei libri di testo.

Come anticipato nei giorni scorsi ecco che la Mela decide di aggiornare anche l'hardware di iPad, arrivando così alla quarta generazione del tablet. Se l'aspetto esteriore è invariato rispetto al modello lanciato lo scorso mese di marzo, un po' di lavoro è stato condotto sotto la scocca: il nuovo iPad accoglie infatti il SoC Apple A6X, soluzione che integra CPU dual core e grafica quad-core e permette di raddoppiare le prestazioni, sia per il comparto CPU, sia per il comparto GPU, rispetto al precedente iPad con SoC Apple A5X. Le caratteristiche del nuovo SoC sono fondamentalmente le stesse del chip A6 impiegato per iPhone 5, con l'eccezione di qualche parametro operativo che tuttavia non è possibile verificare al momento in cui scriviamo.

Il nuovo iPad viene corredato di fotocamera FaceTime HD con risoluzione di 720p, connettività LTE, modulo WiFi a/b/g/n e, inevitabilmente, il connettore Lightning che la Mela ha introdotto con l'ultima generazione di iPhone.

Come di consueto due livree, bianca e nera, due versioni con connettività WiFi-only e WiFi+cellular e per ciascuna le tre canoniche capienze di 16GB, 32GB e 64GB. I prezzi sono di 499, 599 e 699 euro per le tre capienze in versone WiFi-only e di 629, 729 e 829 euro per la versione WiFi+cellular.

Ma ecco che finalmente si alza il sipario sul protagonista dell'evento, tanto anticipato e tanto atteso. Per un prodotto che è già stato ampiamente anticipato per vie non ufficiali e tramite deduzioni diventa difficile per Apple riuscire ad innescare quell'effetto sorpresa che di norma accompagna la maggior parte dei suoi lanci prodotto. In effetti l'incarnazione del nuovo iPad mini, l'iPad che si può tenere con una mano, è esattamente come tutti si aspettano: un "resize" di iPad attorno al form factor di 7,9 pollici, che da vita ad un tablet di 200mm x 134,7mm ed uno spessore di 7,2mm (come una matita e, coincidentalmente, lo stesso del primo iPod nano) per un peso che ferma l'ago della bilancia a 308/312 grammi, a seconda che si tratti della versione WiFi-only o WiFi+cellular.

La scocca è caratterizzata da forme lievemente meno sinuose rispetto al fratello maggiore, confermando le immagini apparse sulla rete nelle scorse settimane. Nessuna livrea colorata, come i recenti iPod touch, ma semplicemente la possibilità di scegliere tra una versione nera ed una bianca che, a differenza del fratello maggiore, coinvolgono non solo la cornice ma anche lo chassis in alluminio.

iPad mini offre uno schermo IPS con diagonale di 7,9 pollici, con risoluzione di 1024x768. Il motivo di questa scelta è semplice: Apple ha voluto impiegare la stessa risoluzione utilizzata per iPad 2, al fine di poter continuare ad utilizzare, senza alcun problema, tutte le applicazioni disponibil su App Store. Non si può parlare, pertanto, di risoluzione "retina" dal momento che la densità di pixel sullo schermo si ferma a 162 punti per pollice. In questo caso l'esperienza d'uso risulterà essere comparabile a quanto possibile con Kindle Fire di Amazon (1024×600 per 169 ppi) e leggermente inferiore a Nexus 7 di Google (1280×800 per 216 ppi). Apple comunque propone un confronto serrato proprio con Nexus 7 di Google, illustrando come la cornice più sottile di iPad mini e la diagonale dello schermo leggermente maggiore (su Nexus 7 si trova un display da 7 pollici) permetta una maggiore fruibilità complessiva dei contenuti digitali. Un'affermazione che cercheremo di verificare nelle prossime settimane.

Sotto la scocca di iPad mini si trova il SoC Apple A5 già impiegato nella realizzazione di iPad2 e caratterizzato CPU dual-core ARM Cortex A9, un controller grafico PowerVR SGX 543 MP2 e 512MB di memoria DDR. Per quanto concerne invece le funzionalità wireless, iPad mini è offerto sia in versione "WiFi only", sia in versione WiFi+3G/LTE. Il nuovo tablet di Apple mette inoltre a disposizione la tecnologia Bluetooth ed un modulo GPS per la geolocalizzazione, quest'ultimo però disponibile solamente nella versione comprensiva di connettività 3G/LTE. Troviamo anche in questo caso una fotocamera frontale FaceTime HD a 720p ed una fotocamera posteriore da 5 megapixel. Sul fronte dell'autonomia operativa Apple dichiara un'operatività fino a 10 ore per la navigazione WiFi o la riproduzione video.

Sul versante delle capienze Apple decide di operare la tradizionale differenziazione in tre versioni da 16GB, 32GB e 64GB. Nel complesso, tra capienze, funzionalità wireless e colori, Apple offre 12 combinazioni possibili per il nuovo iPad mini. I prezzi? Più alti di quanto si potesse davvero sperare: il punto di partenza sono i 329 Euro della versione WiFi-only a 16GB, che crescono a 429 e 529 euro passando rispettivamente a 32GB e 64GB. Per la versione con connettività cellulare è necessario un ulteriore esborso di 130 euro per ciascun modello, con i prezzi che si assestano sui 459, 559 e 659 Euro rispettivamente per 16GB, 32GB e 64GB. Assieme al nuovo iPad mini arrivano anche le nuove smart cover, in cinque colori, commercializzate separatamente ad un prezzo ancora da comunicare.

La disponibilità effettiva sul mercato dei nuovi iPad WiFi-only è prevista, anche per l'Italia, per il prossimo venerdì 2 novembre con i pre-ordini che saranno attivati a partire dal 26 ottobre. La versione con connettività cellulare sarà disponibile a novembre inoltrato, probabilmente solo su alcuni mercati per poi essere estesa in un secondo momento.

diAndrea Bai

fonte: https://www.hwupgrade.it/articoli/apple/3412/apple-oltre-ad-ipad-mini-c-e-macbook-pro-13-retina-e-imac_4.html

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