Sony impara dalle formiche: energia dalla cellulosa per bio-batterie
30.12.2011 17:28Sony, nel corso dell'Eco-Products di Tokyo svoltosi la settimana scorsa, ha mostrato al pubblico gli albori di una tecnologia che fa ben sperare per il futuro. Ne parla la BBC in questa news, fornendo qualche dettaglio in più e mettendo enfasi nel sottolineare la natura green del progetto.
Il principio di base è tutto sommato semplice: utilizzando carta o cartone, anche di riciclo, Sony ha mostrato come fosse possibile alimentare una piccola ventola posta nello stand, con alcuni passaggi semplici che non richiedono tecnologie costose o l'utilizzo di materiale pericoloso, siano essi metalli o composti chimici.
La carta è stata posta in una particolare soluzione contenente acqua e enzimi, permettendone la decomposizione fino ad arrivare, fra le altre componenti, al glucosio. A contatto con ossigeno e altri enzimi, il glucosio ha generato idrogeno e ioni, in grado di generare energia in presenza di appositi elettrodi. Come residuo della reazione viene creata acqua e gluconolactone, utilizzato normalmente per la cosmesi e quindi a disposizione per altri utilizzi.
Il principio di base non è molto distante da quello sfruttato in natura da formiche e termiti, che traggono la propria energia (non certo elettrica, ovviamente), direttamente dal glucosio ricavato dal legno e di conseguenza dalla cellulosa. Gli enzimi utilizzati sono gli stessi, con la differenza che Sony ha aggiunto il passaggio per convertire il glucosio in energia elettrica.
Si tratta ovviamente di una delle numerose tecnologie che ogni tanto vengono annunciate come possibili alternative agli attuali metodi di produzione, ma è pur vero che la ricerca non deve mai fermarsi, poiché non è detto che non si possa fare qualcosa di davvero funzionale ed economicamente sostenibile in futuro.
A questo stadio è davvero presto per capire se la tecnologia mostrata da Sony sarà sostenibile o no, ma i più ottimisti già pensano ad applicazioni pratiche come l'alimentazione di dispositivi mobile e altro ancora.
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